120 una buona mite padrona, che per di più ha anche delle tendenze liberali. Essa si decide a dare ai propri contadini il permesso di riscattarsi. Ci si può immaginare l’impressione che questa notizia fece su Mascia e su Fedia. Noi non possiamo astenerci dal riportare qui integralmente due capitoletti che formano la conclusione di questo racconto. « Fedia diventava sempre più scuro, più cupo e Mascia si struggeva sotto i miei occhi... si mise a letto. Una volta ero seduta accanto a lei—essa era immersa profondamente nei suoi pensieri ; d’improvviso entra Fedia — tutto animato ed allegro. * Buon giorno » dice. Io mi rallegrai : « buon giorno, buon giorno, caro ! » Mascia getta soltanto uno dei suoi soliti sguardi : perchè tanta allegria ? « — Mascia, dice Fedia, — ti sei preparata a morire ; ma sei ancora giovane, si vede, per morire. « E sorride mentre parla. Mascia tace. « — Ma ritorna in te, sorellina , ed ascolta : ti ho portato una novità. «* — Che Dio sia con te e con la tua novità — rispose — Divertiti pure quanto ti pare ma lasciami in pace. “ — Che novità, Fedia ? — dimmi — domando io. « — Ascolta, zia cara I e mi abbracciò forte forte e mi baciò. — Ritorna in te, Mascia ! — ed afferrò Mascia per la mano e la sollevò. — La padrona ci ha annunziato, che chi vuole riscattare la propria libertà, può farlo....