82 Analizzare queste ostilità e le sue cause, schiarire tutta la controversia e pronunciare intorno ad essa la nostra opinione risponde agli scopi della nostra rivista e ai doveri, che noi ci siamo assunti di fronte al pubblico. Ma prima di tutto è necessaria una spiegazione: Se noi ci mischiamo in questa controversia, non pretendiamo affatto di proclamarci giudici definitivi di essa. Noi non ci ricordiamo neppure un caso in cui, nelle nostre controversie letterarie, una parte si sia sottomessa all’altra, sia pervenuta ad un accordo, volontariamente, per essere rimasta convinta. Tutte le nostre controversie letterarie finiscono o perchè sono superate dagli avvenimenti o perchè vengono a noia a tutti, o infine perchè una parte sopraffa l’altra in modo tale che l’altra finisce col tacere , ma unicamente per impotenza e per esaurimento; tace, ma non è di accordo. Noi non ci ricordiamo neppure un accordo. Se anche ce ne furono, sono stati così rari, che non è neppure il caso di ricordarli. Perciò non ci occuperemo affatto di riconciliare e mettere d’accordo i nostri leticanti. Tanto più che la parte sarebbe piuttosto sgradevole. Poco tempo fa al sig. Voskoboinikov sembrò che i letterati russi leticassero troppo (si capisce, letterariamente), ed egli pubblicò un articoletto abbastanza grazioso: » Smettete di leticare, signori letterati “. La conseguenza di esso fu che tutti coloro che avevano notato 1’ articolo assalirono il sig. Voskoboinikov. Nelle altre cose non erano d’accordo, ma in questo, si misero subito d’accordo.