96 le anime non muoiono. In questo modo, ponendo a priori degli scopi all’arte e determinando, in che cosa precisamente essa debba essere utile, ci si può sbagliare terribilmente, tanto da portare danno, invece di utilità, e per conseguenza agire addirittura contro se stessi; e gli utilitaristi, esigono utilità, e non danno. E poiché l’arte esige anzitutto piena libertà, e la libertà non esiste senza tranquillità (qualsiasi agitazione non è libertà), l’arte deve agire calma, chiara, senza fretta, senza distrarsi , tenendo se stessa come scopo e avendo fede che ogni sua attività si ripercuoterà col tempo in certissima utilità per 1’ umanità. Ecco ciò che dicono i partigiani dell’ arte per l’arte ai loro avversari, gli utilitaristi. In tutto ciò, certo, non c’è niente di nuovo; la contesa è vecchia, ma ecco quel che c’ è di nuovo : che i capi stessi di tutti e due i partiti dicono così, ma in realtà agiscono in opposizione con le proprie parole. Si sono lasciati troppo trascinare dalle discussioni. Senza dilungarci molto, porteremo un esempio. La letteratura accusatoria (1) provoca l’indigna- (1) Letteratura accusatoria fu detta tutta quella letteratura che in parte accompagnò 1’ entusiasmo dell' epoca delle riforme, facendo proprio, o meglio, riflettendo l’interesse generale per le questioni politiche e sociali, in parte seguì tale periodo fondendosi con quella letteratura che nelle storie letterarie si suol dire tendenziosa. Il carattere accusatorio di una certa branca di letteratura era però assai più antico e ne fa testimonianza F epoca del Mordovzev ; « La letteratura accusatoria nei primi giornali russi e la soffocazione della pubblicità (1769-1779) ». Anche la designazione di tendenziosa è rifiutata da alcuni storici, così per es. dallo Skabicevskij (op. cit.) che propone la designazione più ge-