86 la creazione si sviluppa da sè, indipendentemente, ed esige un pieno sviluppo ; e, quel che più importa, esige piena libertà nel suo sviluppo. Cosicché ogni restrizione, ogni subordinazione, ogni destinazione estranea, ogni scopo eccezionale, messole davanti, sarebbero illegittimi ed irragionevoli. Limitare la creazione, o impedire al bisogno creativo ed artistico dell’ uomo di occuparsi — diciamo per esempio, dell’espressione di certe sensazioni ; proibire all’ uomo tutta la sua attività creativa, prodotta in lui da certi fenomeni della natura : l’alzarsi del sole, la tempesta del mare ecc. ecc. — tutto ciò sarebbe una assurda, ridicola ed illegittima restrizione dello spirito umano nella sua attività e nel suo sviluppo. Questo dice un partito — il partito dei difensori della libertà e della completa indipendenza dell’ arte. « Si capisce, tutto ciò sarebbe una assurda restrizione», risponderanno gli utilitaristi —l’altro partito, che insegna che 1’ arte deve servire al-1’ uomo, come qualche cosa di diretto, di pratico e perfino di determinato dalle circostanze— «si capisce, ogni restrizione senza uno scopo ragionevole, messa unicamente per capriccio, è una cosa selvaggia, cattiva, stupida. Ma convenite voi stessi (possono aggiungere essi): se d’improvviso scoppia una battaglia, nella quale voi siete uno dei combattenti, e voi invece di aiutare i vostri compagni nella lotta, nella vostra qualità di artista, improvvisamente trovate piacere al quadro della battaglia stessa, e gettate via l’arma, tirate fuori una ma-