262 sogna, che esse siano per quanto è possibile nascoste e agiscano ingenuamente e perfino incoscientemente. Ma questo è già l’ideale ; questo sarebbe possibile soltanto nel caso, in cui il compilatore di libri popolari vedesse in questa compilazione la sua infrenabile vocazione sin dall’ infanzia e sentisse in sè la più ingenua ed ardente necessità di vivere col popolo e di parlare con lui in tutti i giorni, in tutte le ore della sua vita. Tali sono, dicono, i pedagoghi nati, che amano fino alla passione, di vivere e di aver a che fare con i bambini, e che non bisogna affatto confondere con i pedagoghi scienziati e artificiali. I primi, cioè quelli nati, possono a loro volta, essere anche dei pedagoghi molto colti, ma senza l’inclinazione interiore e la vocazione, la loro cultura non avrebbe dato alcun frutto. Ma un simile compilatore di libri per il popolo è difficile trovarlo adesso, sebbene debba assolutamente apparire in seguito. Ogni nuova attività, comparsa nella società, raggiunge infine l’ideale nei proprii propugnatori. Da noi questa attività è appena nascente, ma promette di diventare una necessità estrema.Questi propugnatori in seguito senza preoccupazione alcuna, pubblicheranno anche tutte le necessarie nozioni giuridiche, igieniche e qualsiasi altra specie di nozioni per il popolo, e faranno delle buonissime edizioni, pubblicando precisamente ciò che è necessario, senza furberie e raggiri, precisamente perchè tali edizioni saranno necessarie al popolo; e tanto più rapidamente tutto ciò riuscirà loro così bene, perchè essi stessi, gli edi-