- 72 — DATTILOGRAFA Siedi, ed attenta stai a quello che senti e come lampo la [mia parola guizza attraverso il veloce tuo cervello e poi ordinata e raccolta, sull’estremità delle tue dita splendendo scintilla, mentre picchietti continuamente questo strepitante, [demoniaco e triste pianoforte d’acciaio. Trascorre così la nostra vita, in assiduo lavoro e vigilante cura, tra macchine, strepitando senza posa, in un brutto arrabattarsi, benché nel nostro cervello luce ed intelletto vi sia e bontà nel cuore, E di ciò che riguarda te sola non sai già nemmeno [parlare e di quello che ti duole ancora. Anch’io così. La moglie tu sei del mio pensiero, la sposa dell’anima mia, o dattilografa.