VENETO 03 MERANO Città dell’alto Adige. Apparteneva ab antiquo alla Contea di Vintschgau, uella Val Veuosta, e venne data iu feudo dai Principi-Vescovi di Trento ai Conti di Castel Tirolo. Il Giovanelli ed il Luschiu attribuiscono la fondazione di questa zecca ad Alberto III Conte di Castel Tirolo, che aveva sposata Iuta o Giuditta erede dei Duchi di Merania, territorio costiero nel Mare Adriatico (1240-1253). Secondo il Bergmanu ed il Ladurner, il fondatore della zecca sarebbe Mainardo I (1253-1258). Il Perini ritiene invece che la monetazione meraneso sia cominciata con i Conti Mainardo II e Alberto II, figli di Mainardo I e nipoti di Alberto Ili, succeduti nel 1258 al padre nel governo del Tirolo e di Gorizia. Rodolfo di Absburgo Imperatore, con diploma del 1274, concedette il diritto di zecca ai Conti del Tirolo. MAINARDO II E ALBERTO II CONTI (1258-1271) Per le notizie biografiche di questi Conti vedasi « Gorizia » Mainardo IV (li come Conte di Merano), pag. 48; Alberto II, pag. 49. I grossi aquilini possono classiiicarsi in tre gruppi a seconda della forma di talune lettere. PRIMO GRUPPO Quelli che hanno la lettera € invece di E. Vii, 9. 1. Grosso aquilino. V * COM6S ; TIROL * Aquila di fronte con le ali spiegate e con la testa volta a destra; c. rig. 9 D€ MK RK NO Croce che interseca il c. rig. e la leggenda. /¡R D. 21 ; p. gr. 1,44 e 1,39. Cs SM 2. Id. 1? Tutto c. prec. 9 D€ M6 RK NO C. sopra. vii P. gr. 1,59.- Perini, «L’Aquilino», in « Monthly Numismatic Circular » a. 1902; pag. 5266, n. 1. C* M. Br. e M. Trieste.