XXXI, G XXXJ, 7. i 516 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM 255. Tallero 0 rettorale ]{ (vecchio). RECTOR* REIP * • RHACVSIN • Come in quelli dell’aimo prec. DVCAT • ET * SEM • • REIP • RHAC • 1747 • Come in quelli dell’anno precedente. Al D. 43; p. gr. 28,60 e 23,44. C* SM e MB 256. Mezzo tallero 1? (Da sin.) • RECTOR • REIP • "RHACVSIN* Busto di magistrato a rettorale (vecchio). sinistra, con parrucca, come nel tallero. 9 (Dade.tr.) • MEDIVS • DVCAT- • ET- SEMIS • 1747 • Stemma grande di Ragusa, ornato e coronato, sovrapposto a scettro e spada decussati. Taglio liscio. Al D. 37; p. gr. 13,64. C1 C. Resetar. Anno 1748. 257. Tallero 1? • RECTOR • REIP • «RHACVSIN* Come in quelli dell'anno prec. rettorale (vecchio). 9 • DVCAT • ET • SEM • • REI P • RHAC • i74a • Come in quelli dell'anno precedente. Al D. 43; p. gr. 18,27. C* SM 258. Mezzo tallero F (Da sin.) • RECTOR • REIP • • RHACVSIN • Come in quello del- rettorale (vecchio). l'anno precedente. 9 (Da destra) • MEDI VS* DVCAT* • ET* SEMIS • 1748 • Come in quello dell'anno precedente. Al D. 36; p. gr. 13,72. C* SM 259. Tallero o ]? (Da sin.) M • THERES D : G : ftEG • HV • BO : Busto di matrona a destra, diademato e coi capelli inanellati (come nei talleri di Maria Teresa). 9 DVCAT* ET* SEM REIP* RHAG* 1748 Stemma semiovale di Ragusa. in ricca cartella ornata e coronata, come nei talleri rettorali. Al D. 44; p. gr. 28,80. ReSetar « Ein ungarisch-ragusanischer Taler der Kaiserin Maria Theresia », in Monatsblatt der Numismatischen Gesellscliaft in Wien, Nr. 392, X. Band (Nr. 15). C1 C. Zop. Secondo il Resetar questo tallero ibrido ungaro-raguseo rappresenterebbe un tentatiro privato o pubblico di aiutare l’azione del governo di Ragusa che nel 1798 chiedeva l’aiuto di Vienna per sedare una insurrezione, tentativo col quale si voleva forse dimostrare che già sotto Maria Teresa (1740-80), Ragusa volesse indicare anche sulle sue monete di essersi di nuovo messa sotto il protettorato della corona ungarica. Questo tallero, sempre secondo il Resetar, pare essere stato coniato dallo stesso maestro Giovanni Angeli che coniò i ducati del 1797, ma non dovrebbe riportarsi fra le monete ragusee, perchè Ragusa non ammise mai sulle sue monete il menomo segno di dominio straniero.