56 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM V, 15. "23. Denaro 1? In rilievo: Scudo trinciato col leone di Gorizia e con le bande di bratteato. A-quileia. 9 In incavo: c. sopra. li D. 14 (ili forma irregolare). Schweitzer, id., n. 54. V, 10. 24. Id. ]? e 9 C. prec.; ma le bande sono tre invece di due. Al Schweitzer, id., n. 55. Queste due monete bratteate potrebbero anche appartenere ai successori di Enrico II ; ma furono dallo Schweitzer attribuite a questo Conte essendo state rinvenute a Krainburg insieme con denari di Enrico II, ed avendo Enrico II introdotto lo scudo trinciato. GIOVANNI ENRICO CONTE (1323-1338) Con l’atto dell’11 giugno 1307 si addivenne ad una divisione amichevole dei boni paterni di Alberto II, fra i due fratelli Enrico II ed Alberto III. I figli di quest’ultimo, Alberto IV, Mainardo VII ed Enrico III, non dovevano assumerò la sovranità di Gorizia se non all’estinzione della discendenza di Enrico II, giacché nella ripartizione dei domiuii, Enrico II aveva avuto la contea di Gorizia, il Friuli, l’Istria, il Carso e la Carinola, mentre ad Alberto III era toccato il territorio al di là di Monte Croce verso la Cariuzia. Alla morte di Enrico II succede il figlio Giovanni Enrico sotto la tutela di Enrico di Cariuzia Re di Boemia : sposa in prime nozze Beatrice d’Aragoua figlia del Re Pietro II di Sicilia. Giovanni Enrico muore nel 1338, dopo di avere sposato in seconde nozze, nello stesso anno, Anna figlia di Federico il Bello Buca d’Austria. Nou si conoscono monete di questo Conte. ALBERTO IV CONTE (1338-1374) Alla morte del Conte Giovanni Enrico succedono i nipoti Alberto IV, Enrico III e Mainardo VII. Alberto sposa in prime nozze Elena (?), ed in seconde Caterina figlia di Federico I Conte di Cilli: muore nel 1374 senza discendeuti diretti. 1. Fiorino. I? COMES CORICIE Giglio fiorentino. 9 S • IOHA NNE B • Rosetta Santo. . 0 Perini, Estr. « Atti Acc. Agiati », Rovereto. 1901.