- 93 - COME DONNE DEVOTE Come donne devote, che dei loro portoni gli stipiti adornano con fronde, perla processione del Corpusdomini; così per Te io adorno l’anima mia. Forse ora dinanzi al tuo giumento donne con rami di palme aprono della città le arcate porte, e dei tuoi sandali l’orma fuggente baciano, nel sacro loro ardore, per dove tu passi. Ed io qui giaccio. Di fuori tutto è pieno di fronde, fuorché un solo portone, il mio! È pure l’unico davanzale quello della mia finestra dove devotamente non arde il lume festivo, la mia fronte solo, la mia fronte.... fiammeggia qui dentro! E stanno chiusi vergognosi di riguardarTi i miei occhi.... oh ! E le mie mani sul mio petto riposano in croce, come nei sarcofaghi mani di imperatrici pagane.... invece sempre in eterno le ho destinate ad essere congiunte in atto di fervente preghiera ed ho atteso adornando così per Te la mia anima come donne devote con fronde adornano gli stipiti dei loro portoni per la processione del Corpusdomini.