480 Tuttavia in tenera età la nostra giovinetta Aglaja, ispirata dall' apollinea avvenenza di un giovane, Alessandro Pepoli, che passava per la strada del Terraglio guidando due focosi destrieri, dettava un celebre sonetto, che fece gran rumore e che cosi cominciava : Questi che vieu sopra di cocchio aurato Intanto il padre giardiniere passava dal servizio di casa Albrizzi, a quello dei conti Spi-neda, e Aglaja, la cui fama letteraria audava diffondendosi, aveva agio intanto di conoscere molto da vicino il Cesarotti ed il Barbieri ; veniva frequentemente in casa Albrizzi a Venezia e poteva essere presentata anche alla Renier Michiel. Fu da un generale francese, il Miollis, chiamata la giardiniera del Parnaso, ed avendo essa dedicata al generale Sebastiani pure francese una anacreontica, quegli la regalò di un ventaglio, sul quale erano rappresentati Venere Imeneo ed Amore. Aglaja vi scrisse sopra questo epigramma che piacque assai e che venne anche tradotto in estere lingue ; Citerei grida : aita ! Perché amor 1' area ferita. Imeneo che il grido udì. Pronto accorse e amor fuggi. In Pontelongo conobbe essa Analmente Imeneo, sotto le spoglie di un giovane. Antonio Mantovani, di pari condizione e fortuna, e andò a stabilirsi a Padova. Vide Luigi Carrer quando