312 collezione delle sue opere fatta a Venezia coi tipi Andreola negli anni 18(11, 1870. Con questo chiaro nome noi chiuderemo questa parte. Jacopo Monico non fu veneziano, ma il suo nome illustre fu per tanti anni legato ad una eminente carica veneziana, e fece per tanto tempo la città nostra teatro della sua pietà e coltura, che è doveroso annoverarlo fra i nostri concittadini non solo ma fra i migliori. Vide adunque la luce Jacopo Monico a Riese su quel di Castelfranco nel Trevigiano nel 26 giugno dell’ anno 1778. Entrato nel Seminario di Treviso, ancora in tenera età, qui si addentrò nella letteratura e nella coltura classica latina ed italiana, ed esercitò la mente nelle discipline filosofiche e teologiche, per modo che lino dall’ anno 1800 era in quelle tanto perito da sostenere delle teologiche pubbliche disquisizioni. Salito quindi alla Cattedra di quello stesso Seminario di Treviso, pose la gioventù sulla via della buona letteratura, comprovando gli insi‘guarnenti, cogli esempii, specialmente colle sue celebri composizioni per le accademie. Per ben cinque lustri imparti l'insegnamento nel Seminario di Treviso ; passato quindi alle cure parrocchiali di San Vito d’ Asolo, venne nell’ anno 1823 consacrato vescovo di Ceneda, per passare quindi dopo quattro anni alla sede patriarcale di Venezia, e dopo altri dieci anni