.334 Quella vita clic In ogni pupilla Come raggio divino scintilla. È quel soffio che Italia redenta Dal Cenislo a Palermo avvivò. È debito notare F. Seismit Doda che verseggiò sul Bucintoro, sopra una tomba di una povera Traviata. Al 23 marzo 1848 celebrandosi alla Fenice la repubblica, si cantò un inno del Doda, del quale ecco una strofa : Dei risorti nella via 11 leone di San Marco Ha un ruggito o Italia mia Ha un passalo e un avvenir Dio gli aperse il nuovo varco Pio lo incalza a proseguir. Ed ora ricorderò qui un nome caro a Venezia, lodato da nazionali e stranieri, ritenuto uno dei migliori lirici veneziani del nostro secolo. Dei suoi meriti, quale poeta melodrammatico, parliamo in altra parte di questo lavoro. Giovanni Peruzzini nato a Venezia nell' anno 1815, fino dalla sua prima gioventù mostrò molta inclinazione per la poesia, tanto che fino dal-1’ età di 12 anni scriveva un sonetto colla coda, non privo di un certo sale, indirizzato al proprio padre che lo aveva rimproverato di sciupare troppe scarpe. Divenuto adulto dovette intraprendere gli studi legali, affine di entrare nella carriera dei pubblici impieghi ; riconosciuta però la sua abilità poetica gli venne affi-