completo, ma però non mancherebbero per terminarlo che una cinquantina di ottave; poesie varie, e studi per un poema bernesco, e su altri argomenti L’ opera sua principale che vide la luce, è il Castello d’ amore, novella del secolo XII con un discorso preliminare di Agostino Sagre-do. Detto componimento è in ottava rima, e trova la base del suo soggetto, nell’impresa di Federico lì contro i guelfi all' assedio di Parma, dove restò sconfitto dai parmigiani e dai collegati guelfi nel 28 febbraio 1258. Sordello cavaliere e trovatore capo dei guelfi mantovani, dopo levato 1' assedio narra la festa dei fiori, e del castello d’ amore eh' ebbe luogo in Trevigi nel 1211, nonché le sue vicende amorose, con Cunizza figlia di Ezzelino da Romano. In sostanza, la forma della novella s'avvicina a quella dei poemi eroici, ma non vi corrispondono a mio avviso, la lingua qualche volta un po' troppo trasandata, ed i versi non sempre felici. Una raccolta dei versi del Balbi, comparve a Firenze in un volume nel 1870, e contiene poesie patriottiche, ballate, romanze e sermoni. Quest' ultimi sono in ¡special modo scritti con garbo e sapore, e vanno ricchi di notizie e particolari interessanti. Molte delle sue poesie specialmente politiche, consegnava il Balbi alle fiamme all’ epoca del processo di Mantova nell' anno 1852, temendo