lode delle Trecce di Situi. L’ abate professore Meneghelli suo compatriota ne scelse cento fra i migliori e questi furono stampati nella accennata Raccolta del Gamba. Onorevole posto fra i cultori del veneziano dialetto tiene altresì Ludovico Pasto, nato a Venezia nel 1740, morto nel 1800. Medico di professione, fece i suoi studi a Roma e a Padova, dove prese la laurea e fu quindi medico a Conselve e Bagnoli. Questo paese doveva dargli argomento a una delle sue poesie, che lo ammise all’ altezza dei meglio fortunati discepoli delle muse. Il suo Friularo, il suo notissimo ditirambo el Friularo de Buglioli è il suo componimento migliore, il quale si volle paragonare al Bacco in Toscana del Redi, anzi lo si ritiene dello stesso valore. Il Moschini, chiama questo ditirambo, un pezzo divino che onora il dialetto veneziano. Non all’ altezza del ditirambo il vino friularo arriva quello sulla I*olentu, ma è però scritto anche questo con molta facilità e con molto brio. Sono del fui ri di perfetto gusto tutte le poesie del Pasto stampate a Venezia nel 1833, quali le smanie di Sineta per la morte di tesbin, le sue anacreontiche, madrigali, novelle ecc. Anche dei lavori di Pasto sarebbe superfluo citare dei brani, essendo troppo noti e resi popolarissimi. Non abbastanza conosciuto è invece Marti-