lettera partisse, scusando in qualche modo il Sagredo, e volendo dare alla cosa l’aspetto più di una leggerezza, che di fellonia. Ma il Commissario area spedita la lettera, cosicché fu avvertito il Sagredo dallo Zor/.i, eccitandolo a portarsi a Venezia e consegnarsi alla polizia. Si costituì esso infatti, rendette ragiono della cosa, e trattato economicamente l’affare, ebbe due o tre giorni d'arresto in casa : non pertanto questa gran cosa venne assoggettata anche al Governo e a Vienna. Il Sagrodo era stato consigliere straordinario all'Accademia di belle ani, e vi insegnò anche estetica, ma per tutelare la propria dignità nel 26 luglio 1852 rinunciava al posto. In quelle solenni dispense annuali dei premi all'Accade-mia. che erano vere e splendide feste dell’arte, leggeva più volte il Sagredo. — Quindi trattò di Iacopo Sansovino. di alcune idee intorno all’ano. del pittore Iacopo Contarmi, dello stato dell'architettura, edel benemerito Antonio Diodo. Redigeva uno studio storico critico intomo al monumento a Tiziano, e dettava la biografìa di I*attanzio Querona da Bergamo. Nel 1832 fece l’elogio della Ronier all'Ate-neo, e nel 18:M vi leggeva sugli studii e sulle opere di I^eopoldo Cicognara : nel 1840 dettava uno scritto sul nuovo alveo del Brenta. Rinomanza s'acquistava il Sagredo negli studii storici, dacché Ano dal 1812 fu uno dei più