349 dottò diffusamente la sua vita, Paolo Perez, facendola precedere alle poesie del Capparozzo stampate a Vicenza nel 1851. Sono sopratutto degne di nota le ballate e vanno celebri gli apologhi e gli epigrammi. Di questi ultimi alcuni sono inseriti uella strenna Api e Vespe. Nella raccolta di poesie accennata, come è naturale non si trovano le poesie j>oliticho, delle quali però cito le seguenti : Un’ ode scritta il 0 aprile 1848 che così incomincia : Finti accordi, promesse bugiarde Troppo tardi non hanno più fé. Anni ed anni, d* ambagi ed inganni Fer palese. 1* infamia dei re. Un’altra ode dedicata ai crociati di Venezia e scritta nel 1848, cosi cantava : Fra le stragi correte, e gli assalti O nepotl di Decio c ramili«. Sulle torri volate e gli spalti Ove suona dei bronzi II fragor Benedetto chi pianta U vessillo Benedetto chi libero muor. Le poesie politiche del Capparozzo furono comprese in una seconda edizione più completa del prof. Onorato Occioni Torino 1877. Degli apologhi lo Zanella fa elogio splendidissimo. Il Carrer scrive, dell’ epigramma del Capparozzo, che colorito di certa particolàre giocon-