— 79 — esse è cresciuto continuamente. Inoltre, se l’avversario ha cannoni meno potenti, la grande distanza conferisce un aumento di protezione, equivale cioè ad un accrescimento di grossezza delle proprie corazze. Insomma, la tattica di un ammiraglio, e l’applicò von Spee, deve consistere nel manovrare in modo da schiacciare il nemico col fuoco delle proprie, artiglierie nel minor tempo e dalla maggior distanza possibile; si comprende però come questo concetto teorico sia soggetto in pratica ad un numero infinito di limitazioni, e come sia necessario far sempre la parte del caso e della fortuna. Ma si comprende pure che le maggiori probabilità di vittoria sono dalla parte del combattente che ha i cannoni di maggior calibro, le corazze più grosse, le navi più veloci, i direttori di tiro più esperti, i puntatori più allenati. Si presume che la flotta germanica conti di presentarsi al combattimento non soltanto con le dreadnoucfhts, ma altresì con le siluranti sopracquee e subacquee, insieme con una squadra di Zeppelin bombardieri, e questa presunzione riceve la sua conferma da quanto è