— 74 — Essi concentrarono il fuoco dei loro sedici pezzi da 210 sui due incrociatori inglesi successivamente, e questi, come risulta dal rapporto del capitano di vascello Luce, alla terza fiancata erano già in fiamme, sicché i loro equipaggi dovevano combattere ad un tempo ed i Tedeschi e l’incendio. Successive scariche avendoli sempre più malconci ed impossibilitati a rispondere efficacemente, gli incrociatori tedeschi serrarono la distanza, prima a 6000, poi a 4500 metri, per adoperare anche i pezzi da 152 min. In meno d’un’ora i due bastimenti inglesi, corazzati e rispettivamente di 14 000 e di 9800 tonnellate, erano in fondo al mare coi loro equipaggi, nessuno essendosi salvato. In riassunto, il combattimento di Coronel si ridusse, per le navi tedesche le quali ne uscirono quasi incolumi, ad un tiro al bersaglio alquanto movimentato. Esso ha dimostrato la bontà della teoria monocalibra, perchè le navi germaniche, le quali iniziarono e decisero il combattimento coi cannoni da 210, si possono considerare come navi monocalibre e supercalibre, in confronto