;«2 un anno dopo la sua morte. Carolina Faccio ne tesseva l’elogio nell’anno 1877, e nel gennaio 1878, venivagli inaugurato per cura di alcuni ammiratori, un busto nel Pantheon degli uomini illustri, nel palazzo Ducale. Far tema di critica, le opere del Carrer sarebbe opera sproporzionata per chi non è nella letteraria disciplina approfondito. Il Carrer fu veramente dotto poeta, degno cantore di amore, primo lirico fra i veneziani di tutti i tempi, e fra i lirici più insigni d'Italia. In ogni caso l'opera che rende immortale il nome del Carrer sono le ballate. L'opera monumento del Carrer sono le ballate, scriveva Giovanni Bernardini ; splendon le odi, gli inni, ma le ballate sfolgorano di luce propria così che nella Venezia, salva la mole e la forma, valgono i promessi sposi di Manzoni, e se Carrer comparve dopo Biirger ed Uhland, anche il Manzoni venne dopo Walter Scott. La raccolta fiorentina del Lemonnier dello^ poesie del Carrer, è la più completa. Se era doveroso il ricordare Carrer quale eccellente critico, letterato e poeta, non tornerà discaro il rilevare quale e quanto fosse, il suo sentimento poetico inverso la patria. Mi piace qui riportare alcuni brani di canti politici, che forse non hanno la stessa diffusione delle altre sue composizioni. Degno è di nota che la debole salute del