354 Vianelli, si dedicò lino da suoi primi anni allo studio. Pubblicò nel 18.T.2 un volumetto coi tipi del (lattei dal titolo Novelle Urbane, con alcune poesie in versi sciolti, una parafrasi di un passo della Genesi, sulla creazione dell’ uomo, una epistola a Francesco Soleil veneziano, e alcuni altri componimenti erotici. Nell’ anno 18:10 nel giornale il Vaglio, pubblicava una romanza : Il crociato ; ed altre poesie di simil genere stampava in altri giornali letterari, come pure collaborò nella strenna triestina. Nell' anno 1848 fu patriotta e stette a fianco di Daniele Manin, del quale era anche segretario. Morì il Federigo nel 1875, cólto da crudele oftalmia, che gli rese impossibile il lavoro che tanto prediligeva. Di questo autore ci occupiamo in altri luoghi. L’ abate Francesco Filippi fu celebre latinista, nativo di Yarverla in Vicentina, e professore al liceo di S. Caterina. Del pari buon latinista fu monsignor Giuseppe Làzzari, già ci Ulto che tradusse la Cristiade di Girolamo Vida, e fu lodato da Luigi Carrer all’ Ateneo Veneto, e dal Tipaldo negli anni 1841 e 18-15. Un saggio di detta traduzione in versi sciolti, venne dato alla luce negli atti dell'Ateneo. Tradusse pure il Lazzari i tre libri del San-uazzaro del Parto della Vergine, e fece altre traduzioni dai fratelli Amaltei.