-107 vina fiamma infiltrata nell' umanità sarà un balsamo che produrrà la dolcezza del bene, in mezzo a tanto male. In queste pagine, noi ci prefiggiamo mettere in rilievo, in quanta misura questa benefica influenza della donna sia stata esercitata nel passato secolo in questa nostra città, ricordando e nomi ed ojtere. Venezia anche nel suo glorioso ¡«issato, non mancò di belli ingegni femminili, quantunque non numerosi ; e ne fanno fede la Corner Klena Piscopia, la Cassandra Fedele e la Veronica Franco, che onorata palma ottennero nelle u-mane lettere, ed al nostro tempo più vicine la Gozzi Bergalli, la Cornelia Gritti, 1' Angiola Tiepolo e la Caininer Turra. Ma queste basta averle accennate, mentre invece apriremo quella sene che intendiamo socialmente onorare, perchè vissute nell' ottocento, avvertendo di essere convinti, di non avere che in breve parte raggiunto lo scopo prefissoci. Daremo principio col nome più caro fra tutte, e certo il più celebre : con quello della Kenier Michiel Giustina. Di essa forse sarebbe meglio non dir parola perchè il suo solo nome è un elogio, e perchè la gentile poetessa trovò un sommo lodatore e biografo nell'indimenticabile Luigi Carrer, che la pose prima delle sette gemme veneziane, ne) suo libro, descritte. Dovere di cronaca jjerò ci sospinge — pur