122 vita, e oollaborò nel fìoìuloliei'e. Scrisse pella Venezia e sue lagune, sulle accademie, sulle biblioteche, sulla colonia greca in Venezia. Con altri collaborando, stendeva alcune vite nella serie dei dogi, e biografie di altri jwrsonaggi, e «iiecialmente sull' ingegno e sugli scritti di Luigi Carrer, nonché sulla letteratura ed antichità greche. Nel 14 marzo IH.Y) il Veludo entrava, assistente, nella Biblioteca Marciana, e nel 1852 vi era nominato vicebibliotecario ; nel 24 luglio 1873 successe al bibliotecario Valentinelli, e nel febbraio 1875 veniva nominato Prefetto alla Marciana stess;». Gli scritti del Veludo sono elencati dal Bernardi. Il Veludo uomo erudito, riuniva in sé l'amore deli' Italia e della Grecia, essendo perfetto conoscitore e scrittore delle due lingue, nonché cultore dell' estetica e della letteratura delle due nazioni sorelle. Spiridione Veludo, fratello del precedente, a detta del Ti-paldo avea unito materiali per la storia «Iella ri-generazione della Grecia, e Veludo Costantino parente dei nominati pubblicava nel 1864 cenni storici sull’ Arsenale di Venezia. Fu pure amantissimo della nostra cittA Nicolò Battaglini di origine cArso, nato in Dalmazia nel 1824 morto a Venezia nel 1877. Il suo lavoro sulle costruzioni navnli nel VeneU» Estuario pubblicato nel 1870, venne premiato dall' Istituto. Illustrò il palazzo del Consiglio di Torcello