105 mente come lo Zanotto. Per la storia delle arti belle in Venezia, essa va congiunta alla storia della Architettura e della scultura del Selvatico. Ricorderemo ancora dolio Zanotto la sua Pinacoteca dell’Accademia del 1832, la sua Pinacoteca Veneta, Venezia 1858, 1800 ossia raccolta dei migliori dipinti delle Chiese di Venezia. Tralascio indicare altri scritti dello Zanotto minori, che facilmente possono essere veduti, nelle Bibliografie. Di G. A. Monchini assai dicemmo nel capitolo degli storici jierò riparleremo di lui. Ricorderemo la sua Guida per la città di Venezia Alvisopoli 1815, la miglior Guida del suo tempo, seguita soltanto da quella del Quadri nel 1822, cosi la sua Guida per l’isola di Murano, di cui una seconda edizione fu fatta nel 1818. Additeremo la sua dissertatane sullo stato delle Belle Arti in Venezia nel secolo XVIII, e che forma un capitolo della storia della letteratura veneziana del secolo XVIII nel tomo IH dalia {lagina 14 alla 120, dissertazione che venne anche starnata a parte. Il Moschini lasciò incompleto un manoscritto, sslla incisione a Venezia, di cui se ne trova una copia al Museo Correr a Venezia : lesse nel 1820 aH'Accademia sulle belle arti veneziane. Altri scritti minori videro la luce, non smentendo cosi la sua proverbiale attività, ed