280 dall’epoca della sua partenza vi facesse pur per brevi tratti ritorno, quantunque è risaputo che colla Renier Michiel teneva corrispondenza, o la Teotochi Albri/.zi, lo celebrava nella collezione dei suoi ritratti. Innanzi alle liriche foscoliane noi serberemo il silenzio poiché esse sono uno dei prodotti più splendidi della italiana letteratura del secolo decimonono. Presentiamo al lettore invece il modesto nome di Giuseppe Avelloni. Scrisse di lui una sola riga di ricordo biografico, tìian Antonio Moschini nel tomo IV della Biografìa Universale di Missiaglia, senza render conto della sua vita e delle sue opere. Lo trascurò affatto (¿indarno Dandolo nei suoi ultimi cinquantanni della Repubblica Ve-ueta, mentre avrebbe potuto trovarvi posto, e cosi non è citato nella raccolta delle biografìe di italiani illustri del Tipaldo, mentre invece vi si trova la vita dell’altro Avelloni appartenuto per intero al settecento e chiamato il Poetino. Quanto alla vita di Giuseppe Avelloni sappiamo che nacque in Venezia nel giugno 1761, e fu educato dai Gesuiti, e che in seguito ai suoi meriti letterarii, fu aggregato in qualità di membro alle accademie di Venezia, di Zara e di Rovigo. Poeta di facile vena. l'Avelkmi toccò qualche volta non facili cime, trattando parecchi generi