273 iucoraggiato nell' arte, (liti maestri Merendante e Pacini. Scrisse tre opere: Maria d'Inghilterra, Oli ultimi giorni di Suli, e Pietro Can-diano IV, su libretto del Peruz/.ini nel 1842. Questa opera incontrò assai, ed anche gli ultimi giorni di Suli, ispirati da argomento patriottico, piacquero per lungo tempo. Se la morte non lo rapiva troppo presto forse l'Italia avrebbe avuto nel Ferrari un gran maestro di più. I)i alte s|>e-ranze era anche stato l’aliate Luigi Sartori nato a Spregiano il 1817 e morto a Dresda il 1844. Fu sopratutto celebre pianista ; si fece conoscere e stimare a Parigi, a Monaco, a Trieste, e fu avvicinato pei suoi ineriti da List/ e Thal-berg. Antonio Fanna fu distinto suonatore di pianoforte, e compositore per quell' ¡strumento. Fu suo allievo Francesco Malipiero nato a Rovigo nel 1821 morto a Venezia di sessanta-cinque anni. Perfezionatosi nello studio coll'aiuto di O. B. Ferrari e Melchiorre Balbi, a ventanni scrisse la sua prima opera Giovanna di Napoli, che piacque a Padova e a Bologna. Nel 1834 scrisse Ester d’ Engaddi, nel 1845 Attila, o Udegonda di Borgogna, e nel 1846 [»ella Fenice. 1* Alberigo da Romano, che restò il suo miglior lavoro. Scrisse ancora dopo pel teatro, ma con minor alacrità e con minor successo. Trombini Cesare fu Antonio, morto di anni 03 a Venezia nell’ Agosto 1898. era da 17 anni 18