345 in prosa del Berti sia letterarii che scientifici, chiuderò solo accennando : eh’ esso ebbe un degno busto collocato nel cimitero di Venezia, a cura de' suoi amici, che lo inaugurarono il giorno 3 aprile 1882. Giov. Batta Lantana morto più che novantenne a Venezia nell' anno 1882, fu avvocato colto e stimato, di modi cortesi ed affabili, continuatore in ciò delle vecchie tradizioni veneziane. Nell’ anno 1880, esso pubblicò coi tipi Coletti, ottanta sonetti sopra argomenti di storia e personaggi veneziani, raccolta che all'autore piacque intitolare : Glorie Venete. Questi sonetti furono in gran parte scritti dall' autore, dopo compiuto il suo ottantesimo anno ed ebbe cura di corredarli tutti di opportune dimostrazioni e schiarimenti storici che illustrano il fatto od il personaggio celebrato da ciaschedun sonetto. Questa raccolta ispirata da un nobile e commendevole sentimento di patria, di rado lascia travedere au qualche lampo di poetico estro. Uno però fra quei sonetti merita di non essere obbliato ed è quello che fu im-‘ provvisato dall'autore nell’anno 1815, e dedicato a Venezia, quando l'Austria le restituiva i quattro cavalli di bronzo, ritolti alla Francia. In questo c'è vita ed energia d'espressione : D' onde o stolta il gioir 1 Braccio straniero Or ti ritorna, i monumenti aviti. Prezzo del sangue, e del sudor guerriero Su invitte prore, al Bizautin rapiti.