tentarci a parlare di lui, dopo che per più di tre quarti di secolo, Kuropa o il mondo civile decantarono le sue lodi, sarebbe stilla per noi opera temeraria. Eppure in una raccolta di nomi veneziani, come potrebbe mancare il nomo di Ugo Foscolo, per quella ¡»arte almeno che egli ebbe nella vita letteraria e politica di Venezia ? Nato a Zante nel 1778 da padre veneziano, chiama egli stesso ¡»ero Venezia sua patria, alla quale, più volte si portò nella sua giovinezza, per poi nel 1703 fissarvi residenza j»er ragione di studii, che presso f Uni vessiti di Padova proseguiva. Di spirito insofferente, e portato ad ardimenti ed idee nuove, si fu nemico agli ordini politici che reggevano la jiairia, e si gettò nel turbine rivoluzionario che la distrusse. Trovò in essa i primi applausi, pel suo Tiextc recitato al teatro S. Angelo nel 175)7. come da Venezia alzò il primo inno a Bonaparte liberatore. Nella Munici(>alità provvisoria fu uno dei segretarii, ed uno dei più focosi declamatori, ed essondo prossima ed inevitabile l'occupazione austriaca nel 17!)K, proponeva egli di attaccar fuoco ai quattro canti delbi città, piuttostochè cedere alla nuova signoria straniera, ma dovette egli rifugiarsi a Milano. (Jorae poi in quel momento continuasse la sua vita inquieta e avventurosa, diffusamente ne trattò I.uigi «iarrer, nè qui ripeterò cose notissime. Io non so se a Venezia,