4(39 e Bernardino Renier, che erano presso di lei dicendo: che state? salvate almeno la città, se non v’ è possibile la repubblica. E infatti furono quei giovani che arrestarono con la forza 1’ anarchia invadente. Ma il maggior segno del suo affetto per la patria essa lo diede colla opera sulla Origine delle feste veneziane nel francese idioma dettata. Luigi Carrer paragona 1’ opera della Michiel nel descrivere le feste di Venezia, a quella d’Antigone nel dar onorevole sepoltura alle ceneri del fratello. — 11 lavoro della Michiel fu occasionato dalla richiesta che il governo francese avea fatto di notizie statistiche sulla città di Venezia. Ad esaurire questo compito la Municipalità chiamò allora il Morelli, e il Fi-liasi, e la Michiel scelse per proprio conto quanto aveva attinenza alla storia, ai costumi, ai giuochi popolari e scrisse tale un lavoro duraturo e patriottico, che ebbe 1' onore a brevi distanze di parecchie edizioni. Preso argomento dalle feste che erano ¡ter i veneziani altrettante occasioni per ricordare i fasti politici della patria, la Michiel descrive in sostanza la storia di Venezia sua, piacevolmente adornandola colle narrazioni di cerimonie e costumi divenuti fin dal suo tempo un semplice ricordo. 11 tutto poi è cosparso di quel sentimento puro che sgorga dal cuore, e che prova una affettuosa figlia, quando parla della