— 87 — gni per cui di trenta in trenta secondi i mastodontici can'nojni saranno caricati e pronti a far fuoco. Nè potrà negarsi un eguale tributo ai macchinisti, assorti nel governo dei molteplici meccanismi e delle vorticosamente ruotanti turbine che son la forza motrice dei colossi natanti; ai seminudi fuochisti, affannali a gettar carbone a tonnellate entro i roventi forni delle caldaie; ai marinai ed artefici diversi rinchiusi nelle ime latebre della nave per sorvegliarne i multiformi congegni; a tutti coloro, insomma, cui è conteso di combattere e di morire, occorrendo, all’aria aperta, e che sanno di esser condannati a certissima morte in caso di affondamento, senza che perciò ven-gan meno ad essi le menti, i cuori e le braccia! Saluto ai combattenti: « Sia gloria ai vinti! Sia pace ai morti! » Signore e Signori! Delineata in questo modo, molto imperfettamente, la futura sanguinosa battaglia navale, io sono giunto al termine dello svolgimento del