217 regata veneziana del secolo XVIII, la chiesa di San Marco, il Molo, la Kiva, 1* Abbazia, l’interno di San Zaccaria, la scuola del ('armine, la sala dell’ Assunta, i Murazzi, il coro dei Frari e mille altri. Nel 1850 fece un Cosmorama pittorico, composto di otto tavole coi casi più ragguardevoli dell’ assedio del 1849, lodato per verità storica ed esattezza nel disegno ; altre sue vetlute per panorama esposte nel 1853, vennero elogiate. Commemorò il Querena, Domenico Fa-diga, negli atti della Accademia. Federico Moja fu prospettico ; nato a Milano il 20 ottobre 1802, mori a Dolo il 29 Marzo 1885; studiò all'Accademia di Milano sotto Antonio Migliare, prospettico di fama, ed architetto torinese. Nel 1845 divenne professore dell’Accademia di Venezia, succedendo a Tranquillo Orsi, e continuando nella sua carica, fino all'anno 1875. Nella prospettiva fu apprezzati ssi mo. Dipinse chiari di luna, nevicate, alte maree, S. Marco, il cortile del palazzo ducale, 1' interno della chiesa di San r.ermano a Parigi, la facciata della certosa di Pavia, l’interno della Chiesa di S. Zaccaria, la sacrestia della certosa di Pavia ecc. ecc. Domenico Fadiga negli atti dell'accademia, commemorò il Moja, dicendolo per la sua epoca, pittore eccellente, e che le sue prospettive vennero combattute dalla fotografia ; disgrazia questa comune al Moja e a tutti i prospettici.