01 Rossi attribuisce il su» amore por lo coso patri«*, dallo aver svolto innumerevoli carte, e nel l’aver formato i loro indici. Ebbe egli {torci/) l’opportunità di far estratti, di copiare documenti ecc. Ksso ora una enciclopedia di patria erudizione, come afferma il Cicogna, o colto in ogni argomento letterario e scientifico. Temeva perA assai la stampa, od egli aveva questa massima : elio uopo ò scrivere da giovani e stampare da vecchi. Mori il 11 gennaio 1852 socio dollWtonoo Veneto o dei Concordi di Rovigo. Pochi lavori editi lasciava, il Rossi enumerati dal Cicogna : larga messe invece di scritti inediti, quali memorie, novelle, j»oesie, rappresentazioni drammatiche, tutti lavori che legava ad Andrea Oiudici suo erode. Ma l’opera sua importante, autografa ed inedita intorno alla quale lavori« dall’anno 1800 al 1852 si é la storia dei costumi e delle leggi dei veneziani, divisa in centoventi volumi in 4° piccolo. Alcuni brani di quest'opera in più riprese l’autore lesse alI'Ateneo : esso la dispose per testamento 18 agosto 1851, a vantaggio della Biblioteca Marciana, statuendo che ne fosse libera la lettura e Tosarne, ma proibendo qualunque estratto nonché la starnisi. 11 Cicogna incaricato dall'orode, a consegnare l'opera alla Marciana, la ripassò tutta facendovi brevi estratti, e sulla scorta degli indici disordinati del Rossi compilò un nuovo