per essere investito dalla cardinalizia dignità. Moriva il Monico in Venezia nel 25 aprile 1851, dopo che, da male improvvisi) era stato colto nel giorno di Pasqua dello stesso anno, mentre celebrate le sacre funzioni, voleva continuare la lettura dell'omelia, che dovette sospendere. Rari sono gli uomini che alla loro morte abbiano avute le generali e meritate lodi che ebbe il Cardinale Monico. Pei suoi solenni funebri in S. Marco lesse l'orazione inons. Luigi Trevisa-nato canonico della Metropolitana, nel giorno 11 maggio 1851. Altra orazione tenne il parroco Antonio Tessarir. nei funebri di S. Maria Formosa, e in altri luoghi, sullo stesso argomento, parlarono il vescovo Manfredo Beilati, 1' arciprete don Luigi Gañese, il padre Bernardino da Portogruaro, il padre M. A. Cavanis, il parroco Giuseppe Lazzari, il parroco Luigi Piccini, il parroco Luigi Spessa a S. Vito d'Asolo, il professor Faustino Buonaventura al Seminario di Treviso. Ma quegli che tutti superò neH’onorare e nel celebrare la vita e le opere del defunto si fu Federico Maria Zinelli, che tenne due elevatissime orazioni, l’una letta nella chiesa della Salute il 28 giugno 1851 intorno specialmente alla condotta del Monico nel suo sacro ministero, l'altra letta addi 10 agosto 1851 in occasione della chiusura degli studi ginnasiali nel Seminario Patriarcale, intorno alla sua letteratura.