448 buoni uè sono i versi, e la sua rappresentazione sarebbe ancora oggigiorno di sicuro effetto. Questo dramma ebbe le critiche di Seismit-Doda, che quantunque lo stimasse buono come lavoro letterari*», non lo riteneva rappresentabile, però il pubblico non si mostrò «li qusto avviso, poiché lo volle ripetuto sul teatro fino ad otto sere di seguito. Il dramma del Vollo ebbe anche una critica da Antonio Berti suW'Evtgatieo di Padova nel 1844. In altro luogo abbiamo ricordato Giovanni Peruzzini. come jx>eta lirico ; qui completeremo lo notizie che lo riguardano specialmente come poeta melodrammatico, nel quale arringo specialmente emerse l'ingegno di lui. 11 Peruzzini, dopo il Romani, è ritenuto il miglior librettista per opere in musica, e scrisse più di trenta melodrammi. Giuseppe Puccianti scriveva alla vedova del Peruzzini in data 13 settembre 1872, che i melodrammi «lei Peruzzini erano fra i migliori del nostro teatro e che egli sapeva serbarsi poeta, anche nella necessità in cui si trovava di obbedire alle ragioni di un' arte, che, sebbene sorella della poesia, è però di quelle sorelle, che vogliono comandar loro in casa da padrone assoluto. Loda il Peruzzini pel modo di svolgere e sceneggiare una azione e polla maestria nel delineare i caratteri. Nella parte lirica dei drammi loda la fa-cilitìi e la spontaneità nel verso, 1’ effetto, la