359 una lapide per ricordare il suo nome venne collocata in quella Università nell' anno 1859. Però lesse a Venezia il Paravia all’ Ateneo il 12 marzo 1837 sul sistema mitologico di Dan te, e agli 8 Aprile del 1839 sulle poesie liriche di Dante. Cosi nel febbraio 1824 aveva letto all’ Ateneo la versione in ottava rima di un libro dell' Eneide, e nel 1827 ai 15 febbraio, la traduzione di un episodio del Rodolfo, del Pyrker. Nel 1820 stampò a Rovereto dodici sonetti di sacro argomento, nel 1821 — Venezia Alvi-sopoli, — un’ ode pel patriarca Pyrker, e versi inseriti in una raccolta per nozze Comello-Pa-padopoli. Nel 1825 pubblicò in Venezia un volume di versi coi tipi di Giuseppe Orlandelli, contenente 40 sonetti in gran parte d'occasione alcune odi sacre ed epistole. Monsignor Bernardi analizza questi lavori, e dà la preferenza ai sonetti per 1’ unità di concetto, i>er grazia di esposizione per leggiadria e novità di imagini. Trova belli gli inni da mettersi non indegnamente con quelli del Manzoni, del Borghi del Mamiani ; trova bellissime le epistole da porsi accanto a quelle del Pindemoute. Le poesie di sacro argomento vennero tradotte in latino da Francesco Filippi. Registro il nome di Giulio Pullè, per un suo Carme, i Foscari nel 1843, e un dramma, Marin Faliero.