di poesia. Diede egli però la preferenza alla poesia epica ed alla religiosa o biblica. Poco diede alle stampe in relazione al molto che lasciò inedito. Due poemi epici pubblicò in ottava rima. Partorii riacquistata, Venezia, Fenzo in due volumi, ed Isabella Rarigtutna, Venezia, Fracasso, 1795. Il soggetto del primo poema, che è diviso in dodici Canti, si è il ricupero di Padova da parte dei veneziani all’epoca della famosa lega di Cambray, contro le truppe tedesche. L’autore, immagina come princijiale motore della impresa Pietro d'Abano, fa che esso inventi l'artiglieria, della quale si valgono i veneziani per impossessarsi della città. Il duce supremo dei veneziani ed eroe del |x>enia è il celebre Andrea Grìtti ; il nemico è BrunorO Serego, combattente per gli imperiali contro i Veneti. Oli altri personaggi secondarii e di contorno sono tutti favolosi. Il secondo poema hutbell/i Rarigrunia, puossi dire quasi continua/i one del primo : va diviso in otto canti e s’aggira intorno alle avventure di una fanciulla volontariamente annegatasi, per ¿sfuggire alle insidie di Osrnondo soldato massi inilianeo. Degna di nota è la descrizione del castello del Cattajo che era degli Obizzi, ad un membro della qual famiglia è dedicato il poema. Altro poema compose l’Avelloni in terza rima e in quattro Canti sulla Passio»** di Gesù