328 dato e lodato da Agostino Sagredo, delle cui notizie lette all’ istituto, e stampate come prefazione alle poesie del Balbi, ora mi valgo. Cesare Francesco Balbi nacque in Venezia nel 1795 da Francesco Ermolao Balbi e da Maria Avinelli. Poco fortunato nella educazione impartitagli, progredì negli studi, col suo proprio aiuto. Iniziato agli uffici governativi, li abbandonò per non servire un governo straniero, ed avendo inclinazione per le lettere il padre lo raccomandò a Troilo Malipiero, letterato ai suoi tempi di bella fama. Divideva la sua vita parte in città, parte in villa, dedicandosi ai suoi studi ed agli esercizi ginnastici che prediligeva, quali il remo e la scherma ; era ottimo declamatore, di voce squisita e di nobile presenza. Presa stanza a Padova colla sorella e il fratello, sposò Maria Lion. Ancora in verde età perdette la vista, ed era già cieco quando nel 18-18 venne a sedere nella assemblea dei rappresentanti di Venezia. Caduta questa città nel 1819, il Balbi, si ritirò in una sua villa a Strà dove mori nel 1864 nel suo settantanovesi-m’anno. Il nostro Museo Correr possiede in gran parte gli scritti del Balbi, e cioè il Castello d'amore stampato poi a Padova nel 1811 coi tipi della Minerva ; Vittor Pisani ossia la guerra di Chioggia, poema epico in venti cauti, in-