482 Si hanno ancora di lei versi per molte di un bambino, ed una elegia dedicata al cav. Paravia, in morte della madre, e stampata nel 20 dicembre 1840. Chiudo questi appunti, sulfn ineducata figlia del bosco, come venne chiamata r Aglaja, con questa apostrofe da essa indirizzata in una delle sue poesie a Jacopo Vincenzo Foscarlni, eccitandolo a poetare, quando era ancora in abbastanza giovanile età : Ohe tardi I U orili U fregia Del lauro animau ir. Al fasti di Vlnegia sacra la o«tra e 11 cui-. Uno degli ultimi inflessi di quella casta patrizia che conservò nell'anima l'amabilità del sentire, unita ad una saggia coltura « che andò pur troppo man mano sparendo in Venezia, si l'u Adriana Renier, nipote al penultimo doge, ed alla Renier Michiel. Nata sui primordii del secolo, da Cecilia Corner e da Antonio Renier, a 18 anni divenne sposa del dott. Paolo Zan-nini, e in quella occasione fu detto che tale matrimonio univa 1* aristocrazia del sangue con quella dell’ ingegno. Frequentatrice anch' essa delle conversazioni della Teotochi Albrizzi e del conte Leopoldo Cicognara, preferiva però* alla sera rimanere in casa, dove riuniva intorno a sè una eletta schiera di chiari ingegni, «(viali il Carrer, lo Zinelli, il Cicognara, il Ve-