tosa e l’ammirazione ossequente che ci invita a salutare con tutte le nostre bandiere, non ancor baciate dal vento guerresco, i morti e i morituri. t Marinai, fratelli sul mare sino a ieri; Marinai di ogni Nazione, che sul mare portavate, come segno di colleganza contro il pericolo comune, il senso ammirevole del mutuo aiuto in un eguale slancio di umanità; Marinai inglesi, francesi, russi, tedeschi, austriaci, giapponesi, oggi nemici, io vi saluto, o nobilissimi campioni di tutte le Patrie', le quali tutte anelano al Mare come al più vasto dominio, come alla sorgente di Vita! Salute, o Marinai di tutti i Popoli, vigili dietro i cannoni delle corazzale formidabili o al periscopio dei sommergibili : oggi è la vostra epopea! Oggi è il vostro giorno, ognuno di voi ha glorie da ricordare, vittorie da acquistare: siate tutti degni del Mare, o Marinai! Voi, primi nei pericoli, voi, educati alla guerra dalle tempeste; voi, oscuri poeti dell’elemento, nelle cui vene fluisce un sangue ricco di salsedine e splendono dentro gli occhi gli sconfinati orizzonti, sapete e saprete stupire il mo;n-