363 1’ Ongaro, citerò i suoi tei versi scritti alla memoria di Carolina Duse nel 4 gennaio 1837 e le quattro odi ad un’ amica ideale stampate dal-1’ Antonelli nell’ istesso anno. Per questi versi il Dall’Ongaro era da un contemporaneo chiamato, un gentil poeta che si toglieva dalla schiera volgare per delicatezza d’immagini, e per una tempra melanconica ed appassionata. Impossibile sarebbe il tener dietro al moltissimo che scrisse il Dall' Ongaro : novelle, racconti, scritti letterarii, e specialmente stornelli italiani, che gli diedero come poeta, salda fama. Dall’ Ongaro moriva nel 1872 in Firenze. Uomo che al suo tempo produsse buoni lavori letterarii fu Giulio Vallini. Di lui si leggono ballate sul Gondoliere, canzoni per nozze, e per una regata datasi a Venezia nel 1843, tradusse Uhland, Victor Ugo e Lamar-tine. Nell’ anno 1843 ai 16 agosto fu attivata a Venezia la illuminazione a gaz, ed i buoni veneziani per questo avvenimento andarono in visibilio, scrissero poesie, e fra gli altri Jacopo Vincenzo Foscarini, paragonava il Podestà Giovanni Correr, a Prometeo che aveva fatto venir la luce dalla Francia. Indescrivibile fu poi la gioia per la tombola datasi di notte in piazza nel 1844, per la quale occasione si ripeterono i voli al Parnaso. In mezzo a tanta emozione il