103 che rivela 1' epoca a cui appartengono, adonta della varietà delle fisonomie individuali. Perciò 1' arte diventa una rappresentante delle id— piazzamenti e si metteva in lotta cogli artisti ; ina quantunque conoscesse il disegno, si disse che come artista, non aveva valore. I.o si chiamò tecnico e dottrinario, e fu scritto che Diedo conosceva la filosofia dell'arte, egli la tecnica; come che il I>iedo nella forma, nello stile, nella erudizione era miglior letterato del Selvatico. Nel 18óìS pubblicava questi un' altra carica a fondo contro le accademie col titolo: sull'insegnamento libero sulle aiti del disegno, surrogato alle accademie, e tornava alla tranquilla vita dei campi. Ricorderemo gli scritti del Selvatico, cominciando dalle sue annuali letture che si trovano negli atti dell'Accademia. Quindi diremo della sua opera 1' Architettura e la scultura in Venezia, edita nel 1842 1847, lodata da Alfredo I)i Reumont nel 1840, nei Kunstblatt, da Antonio Berti nell' Kuganeo nel 18-19, dal Cicogna nella sua bibliografia ; la Guida di Venezia fatta colla cooperazione di Vincenzo lazzari nel 1852, è una delle migliori, il Selvatico lece pure la