225 volato Palladio, all’ accademia, Bocaccio che spiega la Commedia di Dante, i profughi Mon-temuliani, Maria Faliero che scorge dopo la festa la scritta ingiuriosa, Buondelmonte che si innamora della Donati, l’ultimo addio di Catterina Cornaro ai cittadini di Famagosta, Maria Faliero che ode la sentenza di morte, Elisabetta Cray ; i quadri esposti dal Giacomelli in tempi a noi più vicini, sono ritenuti inferiori di inerito ai precedenti, come attesta il Mikelli, nelle sue riviste degli anni 1873, 1874. Bernardo C.avagnin fu pittore storico ; dipinse nel 1839 Parigina che prega Nicolò per Ugo. nel 18-13 i profughi di Parga, Ali i»ascià di Giannina e soggetti sacri. Napoleone Gavagnin figlio di Leonardo dipinse Nicolò dei Lapi che offre il proprio figlio j>er difendere la patria, e Marco Visconti ; Giuseppe Gavagnin altro figlio di I/eo-nardo, trattò vedute prospettiche. Tagliapietra Manetta, allievadelloSchiavoni, fece ritratti ; fu lodata dal Locatelli. Antonio Pastega è ricordato j>er il quadro fatto nel 1802, Jacopo da Carrara al cospetto del doge, e nell’ anno successivo, Margherita Pusterla. Rota Cesare di Verona morto nel 1881, èricordato da Fadiga ; è chiamato robusto ingegno in lotta colla miseria. Di lui si hanno, Bice al castello di Rosate, fatto nel 1809, e Veronica Franco nel 1870. Fu altresì pittore decorativo. 15