Cimitero di Venezia, anno 1805 ; Le rimembranze, anno 1872 ; Addio alla giovinezza, anno 1872. Sono tutte composizioni in versi sciolti : la meglio riuscita per oppurtunità di concetti, per la l'orma e la fattura del verso, si è quella sul cimitero di Venezia. 11 fratello Giovanni Querini Stampalia, cantava un inno alla Luna, Venezia, Alvisopoli 1839. Ai 20 marzo 1848, in un inno dedicato alla guardia nazionale di Trieste, cosi si esprimeva : — Ciie tutti educati d* Italia ai bei soli Di un’ unica madre noi siamo figliuoli, E pari 1’ accento, cui il labbro risponde. Ci bagna le sponde, medesimo un mar. — D’ eguali colori, le civiche schiere. Dispiegano ai vento le nostre bandiere, Son morte le gare del secol vetusto. San Marco e S. Giusto dobbiamo gridar. Vollo Benedetto cantava un’ ode in morte di una giovinetta nel Vaglio del 1831, stampava un carme, 1' Oceano, e la tragedia : Isabella dei Medici Venezia Cecchini 1852. Oltre a ciò copiosissimi furono i suoi scritti in versi ed in prosa. Fra i primi lasciò molte jtoesie patriottiche ed altri opuscoli. È l’autore delia Storia dei Savorgnani. Di lui si scrisse che fu misero e lottò colle necessità della vita. Volio Giuseppe, scrisse varie poesie fra cui il poemetto Samuello. Anche di Pier Alessandro Paravia nato a Zara da Giovanni ed Anna Zech Miscevich da Corfù il 15 luglio 1797 si parla altrove. Scrisse