Celebro restò un suo sonetto scritto assieme ad altri di argomento politico nell’aprile 1800, contro l’oppressione straniera, sulla caduta della repubblica di Venezia, sul Vessillo di S. Marco ecc. (1). 11 Sonetto i> intitolato contro S. M. Francesco 1 Imuratore d’Austria, ed è il seguente: Grande o forte sei tu, Cesare è vero, Ma guai se un nome onnipotente irriti Veglia ei nel ciel vendicator severo Né i misfatti dei re, lascia impuniti. Ci rendi ormai la libertà l'impero Che ci hai da vii, col braccio altrui rapiti, Hi tua gloria la cura e l’onor del vero L'infame furto a riparar, t’inviti, E quando al tuo pensiero s'offre l'idea. Che deboli noi siam. che siamo Inermi Che più forte sei tu, che tutto puoi Torninti in mente allor, d'Antloco i vermi, D'Egitto l'empio re. l'onda Eritrea. Sennoccheribbo, e i combattenti suoi. Negri Pasquale pubblicò nel 1818 coi tipi del Picotti un poemetto dal titolo Giardini di Venezia, nonché |H>esie anacreontiche, Venezia, 1834. Marco Laudi patrizio, tradusse in versi sciolti la tragedia del signor Dorat, Amilka o Pietro il Grande, letta da esso all’Ateneo nel 29 gennaio 1829. come nell'anno seguente vi lesse uua traduzione in versi del sermone di Ducis sopra il 11) I sonetti furono editi dal figlio Nicolò Moroslni nel 1871 e 1900 Conciliano e Rovigo.