392 piccole composizioni, dettate dalla viva voce del popolo ; egli le raccolse co» molta pazienza e diligenza e con ciò fece opera lodevolis-sima. Non ci preoccuperemo del luogo di nascita di taluni fra i nostri poeti, i quali, non avendo proprio tutti visto la luce nella città delle lagune, la videro però nelle venete contrade, e scrissero in ogni modo, con quel sapore e con quel garbo che s' addicono al veneto parlare. Oli scrittori di poesia vernacola veneziana, che si trovarono appena all' alba, o poco più, del decimo nono secolo sono : Gio. Batt. Bada, Francesco Gritti, Mazzolà, Lodovico Pastò, Mar-tignoni, Valerio da Pos, e Giuseppe Avelloni. Giovanni Battista Bada, nato e morto a Venezia, fu imitatore di Giovanni Pozzobon, appartenuto al secolo XVIII, e compilatore dello Schieson Trevisan. Il Bada invece stampò a Venezia per parecchi anni uu almanacco dal titolo El novo Scieson venezian. Le opere del Bada sono contenute in quattro grossi volumi in 8.0 stampati nel 1800. I suoi versi non sono molto eleganti, e il suo stile si può dire trascurato. La sua penna però fu altrettanto facile e pi oli fica, e fra le sue opere possiamo annoverare le seguenti : Scaramuzza, avventure di un cattiico venezian, poema in 8.a rima in dieci canti — Le nozze di cani paltò ossia l'equivoco far intuito, farsa per musica in un atto.