415 iltie ter/i. Il professore Castel nuovo, nel suo giù accennato articolo dell” Antologia di Firenze, ci conservò delle notizie riguardanti il Coletti che gli furono comunicate dal prof. Giovanni Yeludo. 11 poeta frequentava la società Valnia-rana e Paravia, dove recitava in mezzo a dotte persone le sue jioesie. 11 prof. Castelnuovo cita una ottava del Coletti, tratta da un componimento che egli fingeva scritto dall'Ariosto nel suo soggiornò a Venezia. È in essa descritto I' agitarsi della folla in piazza S. Marco. Come el mar co el siroco lo sguarata. Che va e vten l’onda su I sabloni a Lio, Come i fasici co bogie la pianata I gran/ola. I da suso, i fa un caorlo. Cussi se fa un mìssioto una salata. I)a gente che se speme avanti indrio, K la bo :a de pia/za Analmente. Faceva sforzi e gomitava /ente. Marine tu, composizione satirica, delle romanze che scrivevansi in quell' epoca, è conservata al Museo Correr nella raccolta del Cicogna, dove si può leggere anche una bellissima epistola diretta alla contessa Mangilli Valma-rana, che narra il ritorno del poeta a casa in una seni di gennaio del liCìO, dopo una grossa nevicata. Iti questa poesia, ora non più inedita riporto un brano che è di una evidenza descrittiva abbastanza rimarchevole. Gerì sera per i tiwi De la nere sapegada.