411 Alessandro pubblici') dagli anni 1830 al 1840 ei Scteson vene:iati. 11 primo Scieson fu scritto da Giovanni Pozzobon nel 1744. Scrissero collo stesso titolo poi, il Bada, il Lamberti, il nominato Zanchi, il Martignon, il Nalin. Balbi Cesare Francesco patrizio, che occupa un posto importante come [x>eta italiano scrisse nel 1854, 1’ anno del cholera cosi da esso detto, dieciotto scherzi vernacoli. Sono tratti di spirito e novelle, gli uni e le altre non nuovi, ma ornati di nuova veste, peccano però di una certa libertà di linguaggio, ragione per cui si trovano ancora inediti, assieme agli altri manoscritti del Balbi al Museo Correr. Giacomo Bonfio, padovano, ci lasciò un saggio del suo poetare in vernacolo e qui trascrivo questi pochi versi sull' omo che meritano di essere ricordati : De dies’ ani i so pecai : Xe i confali e i bussola;. K de vinti el dio d' am*>r Fa zimbeio de! so cuor. Gustar tulli i so piaseli Xe sui ircnia I jrran pensieri. Nei quaranta !' ambizion I>ei so afeli ga * 1 liiaoo. Ai cinquanta 1’ avarizia Va de sora all* amicizia. Se ghe lira nella pele A sessanta le scbinele. Le passion sonai i settanta Bele o brulle le se incanta. Una bella poesia di un anonimo pubblicata