510 La tipografia del Gondoliere nel 1837 era diretta da Luigi Plet, e va famosa per le sue nitide ed accurate edizioni. Citeremo le stamperie di Lorenzo Fracasso, di G. B. Merlo, fratelli Gattei, Giuseppe Gaspari, Sebastiano Tondelli, e in special modo Giovanni Cecchini, Pietro Naratovich e Marco Visentini. Quest'ul-tima fu istituita da Marco Visentini nel 1862, sotto il nomo di tipografia del commercio. Aiutato dai letterati dell’epoca contribui alla stampa dell’ Archivio veneto e dei Diarii di Marino Sa-nudo. Nel 1836 v’ era una tipografia greca sita a Sant’ Antonino, di proprietà di Giorgio Diaman-tidi, di Salonicchio, col titolo della Fenice. Nell’ anno 1856 esisteva ancora condotta da Cristo Triantafilo. Altra tipografia greca c’ era in Calle della Testa ai Santi Giovanni e Paolo esercitata da Antonio Filippi veneziano e durava ancora alcuni anni sono col titolo di San Giorgio. Particolare menzione merita la tipografia Armena condotta dai Mechitaristi di S. Lazzaro. Tralasciamo una lunga filza di nomi di tipografie più o meno note ; ma deploriamo che la tipografia Baglioni che operava fino dal 1637, e che avea sussistito fino al 1850 nonostante la sua tradizione florida e gloriosa, sia sparita. La tipografia Antonelli fu la più celebre che ebbe Venezia nel secolo decimo nono. Sino