Il nuovo porto di Durazzo comprende la costruzione delle seguenti opere principali: 1. Diga di ponente della lunghezza complessiva di m. 1100; 2. Diga di levante, della lunghezza complessiva di m. 1300; 3. Calate interne; 4. Pontile di attracco; 5. Bonifica della palude; 6. Acquedotto; 7. Dragaggi nel porto. Le Dighe sono costituite da un nucleo centrale di pietrame, rivestito tanto esternamente che internamente da grossi massi naturali. Sulla sassaia appoggiano i massi artificiali di calcestruzzo pozzolanico e su questi il muro di coronamento. Tutta la pietra ed i massi naturali occorrenti per la formazione del nucleo e per il rivestimento delle dighe provengono da una cava aperta a S. Giovanni di Medua ( 35 miglia distante da Durazzo). Complessivamente occorreranno per tale lavoro circa 200.000 tonnellate di pietrame e saranno messi in opera 12.000 metri cubi di massi artificiali. Le Calate sono progettate in cemento armato fondate su pali pure di cemento armato con un totale di 20.000 metri cubi di calcestruzzo. Il progetto della bonifica contempla la costruzione di un grande canale principale di raccolta, che ha inizio immediatamente ad oriente della diga di levante, nonché la costruzione dei canali secondari trasversali. Con il materiale escavato viene innalzato l’attuale livello della palude. Per l’esecuzione di tale lavoro è previsto un escavo di 600.000 metri cubi. Con il nuovo acquedotto si prevede di poter fornire la città di Durazzo di 2000 m. c. d’acqua al giorno. Per i dragaggi da farsi internamente al porto è previsto un escavo di 650.000 m. c. La profondità di dragaggio varia da un minimo di m. 4 ad un massimo di m. 9. Per la costruzione completa del porto di Durazzo si è preventivata una spesa di 6.500.000 franchi oro. L’opera completa deve essere ultimata in 4 anni e mezzo. Il lavoro del porto è stato affidato all’impresa ing. Mazorana e C. di Trieste, che ha iniziato l’impianto del cantiere nel mese di marzo 1928: mentre i lavori propriamente detti furono incominciati nel mese di giugno. Lavorano presentemente per il porto circa 250 operai. La grande maggioranza della mano d’opera è costituita da operai albanesi, il resto da operai « specializzati » italiani. Il personale tecnico dirigente è costituito solamente da italiani. La direzione generale del lavoro è affidata all’ing. Piero Zampieri, socio dell’impresa, che è coadiuvato dal rag. Edoardo Mazorana, dal-l’ing. Antonio Pelessoni, dall’assistente Marcello Ceresa, nonché da vari capi cantiere. La Stazione appaltante è rappresentata dall’ing. Tito Consigli assi- ~ 76 ~