sbocco in pianura a Vandejs — porta la quasi totalità delle acque direttamente in Boiana subito a valle di Scutari. Questa deviazione è stata ed è funesta per la regione di Scutari. L’alveo della Boiana è insufficiente a contenere la massa delle acque che defluiscono dal lago e quelle della Drinassa che si uniscono poco a monte della confluenza con il Kiri. Ne derivano lo straripamento e l’inondazione di tutti i terreni bassi di sponda sinistra che — dato il regime di precipitazione atmosferica e le condizioni naturali del suolo — rimangono in parte allo stato di paludi ed in parte sommerse dal novembre-dicembre fino al giugno-luglio di ogni anno. Altra conseguenza è quella del non naturale innalzamento del livello di massimo invaso del lago, per la diminuzione di deflusso delle Chiusura delle acque con cementazione nella sonda n. 2 del Cantiere di Selenizza sue acque e per l’introduzione nei periodi di piena delle stesse acque della Drinassa e del livello di minimo invaso, per il progressivo innalzamento dovuto al deposito degli apporti solidi alla confluenza ed all’incile dell’emissario. Anche qui avviene che una parte dei terreni della sponda nord-est del lago, che è a debole pendenza, rimangano sempre sommersi ed una larga striscia è sommersa nel periodo invemale-primaverile e quindi tolta alla coltivazione. Questi i danni che riguardano il lato agricolo. Dal lato commerciale altro danno sensibilissimo è risentito per la diminuita e difficoltosa navigabilità della Boiana. Un tempo quasi tutto il commercio di Scutari, del suo hinterland e della parte sud-orientale dell’ex-Montenegro si svolgeva per la via d’acqua Boiana-lago; attualmente, a causa delle barre formate nella Boiana da- ~ 86 ~